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Come scegliere i migliori saturimetri e pulsossimetri professionali

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Il saturimetro, o pulsossimetro, è uno strumento medico che, soprattutto ultimamente, si è diffuso in maniera capillare, tanto in ambienti medici e ospedalieri quanto anche a livello di singole abitazioni, essendo particolarmente semplice da utilizzare non solo per i medici, ma anche per i pazienti.

Il perché è purtroppo legato all’epidemia di Covid-19. Il saturimetro infatti è stato uno strumento efficace per rilevare difficoltà respiratorie, e durante la pandemia ha rappresentato spesso e volentieri la prima indicazione che ci si poteva trovare davanti a un caso di Covid.

Fondamentale è dotarsi di uno strumento preciso, di ottima qualità, un saturimetro professionale certificato che solo i migliori rivenditori possono proporre.

Che cos’è il saturimetro

Saturimetro

Il saturimetro è uno strumento che permette di misurare la quantità di ossigeno presente nel sangue.

La sua ossigenazione infatti è legata alla quantità di emoglobina nel sangue.

Esistono in commercio diversi tipi di saturimetro, più o meno sofisticati. I valori espressi da un saturimetro professionale sono in percentuale: in una situazione normale il valore si attesta tra il 98 e il 100%.

L’ossigeno entra nell’organismo con la respirazione: quando arriva negli alveoli polmonari l’ossigeno dell’aria viene immesso nella circolazione sanguigna e viene invece espulsa anidride carbonica. L’ossigeno viene poi trasportato a tutti gli organi e ai tessuti del corpo tramite una proteina chiamata emoglobina.

Il Covid-19 è un virus che limita l’immissione di ossigeno nel corpo umano, provocando un calo della percentuale di ossigeno che si lega all’emoglobina, un processo che si chiama appunto “saturazione”.

Una saturimetria determina quanto ossigeno viene portato nell’organismo: se ha un valore inferiore al 94%, ciò è sintomo di una probabile infezione da Covid.

Il funzionamento di un saturimetro è abbastanza semplice: si basa su onde di luce, che penetrano attraverso la pelle raggiungendo la circolazione sanguigna. L’emoglobina ossigenata assorbe la luce a precise lunghezze d’onda: questo apparecchio, rilevandone le possibili variazioni, riesce a determinarne la presenza registrandola in un dato numerico preciso.

Differenza tra saturimetro e pulsossimetro

Un saturimetro professionale permette di rilevare la percentuale di ossigeno presente nel sangue, ma non solo. Permette infatti anche di misurare la frequenza cardiaca e l’intensità del battito del polso del paziente.

A seconda della funzione che deve assolvere, un saturimetro può anche essere chiamato pulsossimetro. Un pulsossimetro, in particolare, sottolinea la capacità di questo strumento di misurare l’intensità e la frequenza della pulsazione cardiaca.

Esistono davvero molte tipologie di saturimetri o pulsossimetri, di diverse dimensioni e complessità, a seconda del grado di approfondimento diagnostico richiesto.

Saturimetri da dito

Saturimetro da dito

I saturimetri più diffusi sono sicuramente i saturimetri da dito.

Estremamente piccoli e maneggevoli, sono dispositivi che possono essere facilmente utilizzati da chiunque e che, soprattutto durante la pandemia, si sono diffusi capillarmente anche tra la popolazione comune.

Un saturimetro da dito si posiziona normalmente all’estremità del dito indice e in pochi secondi fornisce tutti i dati richiesti.

Il miglior saturimetro o pulsossimetro da dito presenta anche delle funzioni più complesse, come la capacità di memorizzare i dati di saturazione, ma anche di battito e pulsazione, di diversi pazienti.

Inoltre, esistono in commercio modelli molto validi di saturimetro pediatrico o saturimetro per neonati, con caratteristiche particolarmente adattate ai pazienti più piccoli, come i fori per contenere il dito indice di dimensioni ridotte. Sono strumenti che un pediatra dovrebbe sempre avere a disposizione.

Saturimetri da polso

Una buona soluzione è sicuramente rappresentata dal saturimetro da polso.

Piccolo e leggero, il saturimetro da polso + adatto per misurazioni sia da effettuare a casa propria sia in ambito clinico o per l’uso sportivo. È uno strumento idoneo sia sul breve sia sul lungo termine grazie al software per pc integrato.

Un saturimetro professionale GIMA è confortevole da indossare (sembra in tutto e per tutto un orologio) e può rilevare fino a 500 ore di dati, trasmissibili al pc tramite software.

Il saturimetro da polso può essere allacciato al polso come se fosse un orologio e utilizzato per misurare sia la saturazione dell’ossigeno sia le pulsazioni cardiache del paziente.

Polso saturimetro

Saturimetri palmari

Tra i migliori saturimetri professionali troviamo poi un pulsossimetro palmare come il modello Mindray PM-60.

Si tratta di un dispositivo da utilizzare in ambito ospedaliero, che permette di monitorare in modo continuativo sia saturazione sia pulsazioni fino a 99 pazienti diversi, conservando i dati precisi di ognuno.

Un saturimetro palmare può essere adatto sia agli adulti sia ai bambini, ed è dotato di allarmi sonori in caso di rilevazione di anomalie. Un vantaggio del saturimetro palmare sono le sue dimensioni davvero contenute, di 12x5,5 x 3 cm, che lo rendono uno strumento ideale per qualsiasi medico in ambito ospedaliero in quanto può essere sempre portato con sé.

Securlab propone i migliori pulsossimetri sul mercato

Securlab, da anni leader del mercato della distribuzione di prodotti medicali, propone diverse offerte di saturimetri professionali, sia ospedalieri sia per uso domestico.

Nel suo shop online si possono acquistare i prodotti più adatti alle proprie esigenze, approfittando dei prezzi competitivi: sono infatti disponibili solo saturimetri professionali certificati e delle migliori marche.