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Tipi di catetere vescicale: come scegliere quello più adatto

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In ambito ospedaliero o ambulatoriale, il catetere è un dispositivo medico molto comune. Di fatto, consiste in un tubicino flessibile che viene introdotto in una cavità corporea e può variare in diverse caratteristiche come materiale, lunghezza o numero di estremità. Il tutto a fini diagnostici o anche chirurgici e terapeutici.

Principalmente, un catetere viene utilizzato per drenare un contenuto, come per esempio l’urina dalla vescica, introducendo il tubicino dall’uretra fino al raggiungimento della vescica.

Il catetere vescicale poi è collegato a un sacchetto esterno per la raccolta delle urine.

Non è sicuramente un dispositivo di facile inserimento, e per questo necessita della presenza di personale medico specializzato.

Andiamo ora a vedere quali tipi di catetere esistono in commercio e quali sono le loro principali caratteristiche.

Come è fatto un catetere vescicale

Una prima importante distinzione nella scelta di un catetere vescicale è che si tratti di un dispositivo per uomo o per donna.

La differenza principale tra i due è in termini di dimensioni, dovuta chiaramente anche alla diversa conformazione del corpo maschile e di quello femminile. Un catetere vescicale da uomo è lungo circa 30-40 cm, mentre se parliamo di un catetere vescicale da donna la lunghezza è compresa tra i 7 e i 20 cm.

Un’altra caratteristica molto importante da tenere in considerazione nella scelta di un catetere è il calibro, ovverosia diametro del tubicino stesso. Tipicamente, come unità di misura si usa il Charrière, che equivale a 1/3 di mm.

Cateteri

Catetere a una, due o tre vie

Un catetere può avere diverse uscite, dette vie: si tratta di tubicini che assolvono a compiti differenti.

I modelli a un’unica via servono semplicemente per l’evacuazione delle urine. I cateteri a due vie solitamente presuppongono uno scarico per le urine e una via per il palloncino di ancoraggio all’interno della vescica.

Infine, esistono modelli più complessi come i cateteri vescicali a tre vie: una per il drenaggio, una per il palloncino e la terza per l’irrigazione.

Quest’ultima fase di fatto applica un principio contrario a quello del drenaggio. L’irrigazione infatti viene utilizzata dal personale sanitario per infondere nel corpo del paziente delle soluzioni saline specialmente dopo interventi chirurgici sulla vescica o sulla prostata, per lavare via il sangue e i coaguli.

Tipi di catetere: Nelaton o Foley?

Esistono diversi tipi di cateteri, in base al loro differente utilizzo.

Catetere di Nelaton

Il Catetere di Nelaton è un tubo retto di drenaggio urinario, sterile e monouso, utilizzato sia per le donne che per gli uomini. Si tratta di un modello molto semplice, a una sola via, e offre un sistema di svuotamento immediato della vescica in caso d’emergenza.

Viene utilizzato in diversi ambiti, quando è necessario prelevare campioni di urina sterile per coltura, e può essere rimosso subito dopo lo svuotamento della vescica. Per rendere meno dolorosa la sua introduzione, il catetere di Nelaton può essere cosparso anche di gel lubrificante e anestetico prima dell’inserimento.

Una delle sue caratteristiche principali è la presenza di un connettore colorato che permette immediatamente di identificare il calibro in base all’unità di misura tipicamente usata per i cateteri, come lo Charrière.

Catetere di Foley

Un altro tipo di catetere molto diffuso è il catetere di Foley.

Si posizione lungo l’uretra e si ancora alla vescica per il tramite di un palloncino riempito di acqua fisiologica. Tipicamente si tratta di un catetere a due vie, una per la fuoriuscita dell’urina verso la sacca di raccolta, mentre l’altra via presenta una valvola sull'estremità esterna e si collega a un palloncino in punta, gonfiato con soluzione fisiologica, che impedisce al catetere si sfili accidentalmente.

Si stanno sempre più diffondendo modelli di catetere vescicale a tre vie di Foley, col terzo condotto come detto utilizzato per irrigazione di soluzioni all’interno del corpo del paziente dopo un intervento chirurgico.

Catetere2

Il materiale: lattice, silicone o pvc

Molto importante nella scelta del giusto catetere è anche considerare il materiale di cui è composto, che varia a seconda dell’utilizzo che si deve fare del dispositivo nonché di eventuali reazioni che un corpo può avere sotto forma di allergie.

Per cateterismi a breve termine, entro i 7 giorni è indicato un catetere in lattice, in genere il più morbido. La sua superficie molto liscia però favorisce il formarsi di incrostazioni, ed è per questo che deve essere utilizzato per un tempo più limitato.

Per trattamenti invece a lungo termine, anche superiori a 30 giorni, è preferibile scegliere un catetere in silicone, inerte che assicura comunque una grande morbidezza.

Per un’esigenza di cateterismo intermittente, non quindi continuativo, si fa preferire l’uso di cateteri in PVC, un materiale fisiologicamente innocuo a basso rischio di irritazione della mucosa, che necessita di un gel lubrificante per il suo inserimento, e che spesso sono messi in in commercio proprio assieme a del materiale lubrificante.

Cateteri di qualità su Securlab

Come per ogni dispositivo medico bisogna saper scegliere solo prodotti di grande qualità, sia in termini di funzione che di materiale in cui sono realizzati.

Un catetere è un oggetto che tocca parti molto delicate dell’organismo umano e quindi a maggior ragione va scelto con molta attenzione.

Meglio quindi andare sul sicuro, e rivolgersi a rivenditori come Securlab, da anni leader nella distribuzione di prodotti medicali di qualità.

L’azienda propone un vasto assortimento di cateteri, di vari tipi e materiali, nonché di accessori molto utili a un loro migliore utilizzo.