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Trasporto di materiale biologico: regole e procedure
Il trasporto di materiale biologico richiede particolare attenzione sotto tutti i punti di vista.
Che si tratti di spostare dei campioni semplicemente da una zona all’altra del medesimo ospedale o laboratorio, oppure tra luoghi diversi, esistono regole e procedure ben codificate che devono essere rispettate.
Se non eseguito correttamente, il trasporto di materiale biologico può comportare rischi notevoli per gli operatori che lo effettuano, dal personale sanitario ai semplici addetti allo spostamento, e in alcuni casi anche alle altre persone che si trovano nelle immediate vicinanze.
Un trasporto non corretto, inoltre, può portare anche a danneggiare i campioni biologici che a quel punto non potranno più essere utilizzati correttamente per i loro scopi, che siano medici o di analisi.
Andiamo a vedere quali sono le diverse fasi per il trasporto di campioni biologici e quali materiali devono essere utilizzati a questo fine.
Tipologie di trasporto di materiali biologici
Il trasporto di campioni biologici dal luogo dove sono stati prelevati a un laboratorio di analisi deve essere effettuato con grande attenzione e con l’utilizzo di materiali idonei, che garantiscano la conservazione del campione e la sicurezza degli operatori impegnati nonché dell’ambiente circostante.
Questo processo prevede tre fasi ben distinte: il confezionamento, l’etichettatura e il trasporto vero e proprio.
Sostanzialmente, si possono individuare due tipologie di trasporto di campioni biologici.
1. Trasporto locale (intra murale): da un reparto ospedaliero a un altro, oppure verso un laboratorio di analisi, o da un laboratorio a un altro, anche avvalendosi di un mezzo dedicato.
2. Trasporto esterno o spedizione: da una struttura a un’altra mediante mezzi aerei, postali, terrestri o navali.
Per entrambe le tipologie si parte dal presupposto che possa trattarsi di campioni biologici potenzialmente infetti, per cui è necessario operare al massimo livello di sicurezza.
Per farlo ci si avvale di particolari contenitori e mezzi adatti al trasporto, nonché di specifici dispositivi di protezione individuale per tutti gli operatori, oltre a procedure ben specifiche per la manipolazione dei campioni.
Tali istruzioni sono fornite dalla Circolare del Ministero della Salute n. 3 dell’8 maggio 2003 nonché dalle Linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità del 1997.
Per il trasporto su strada si fa riferimento al regolamento ADR (Accordo Europeo per il trasporto di merci pericolose su strada), dal 2013 ampliato da un decreto del Ministero delle Infrastrutture e trasporti che regolamenta anche i trasporti internazionali.
I materiali biologici da trasportare
La Circolare ministeriale 3/2003 distingue tre tipi differenti di materiale biologico che può essere trasportato.
In primo luogo i prodotti biologici, materiali finiti a uso umano e veterinario, per il cui trasporto è necessaria l’autorizzazione da parte dell’Autorità Sanitaria. Ne fanno parte quindi tutti quei materiali destinati a ricerca o studio, umana o veterinaria, oppure al trattamento sperimentale di animali.
Del secondo gruppo fanno parte i campioni diagnostici, ovvero tutti quei campioni di origine umana o animale raccolti a scopo diagnostico. Rientrano in questa casistica gli escreti, il sangue coi suoi componenti, tessuti e fluidi tissutali, nonché gli organi.
Infine ci sono le sostanze infettive, il tipo di materiale a cui prestare più attenzione durante un trasporto. Includono microrganismi quali virus, batteri, parassiti, funghi o tossine da essi prodotti, che possono essere la causa di qualche malattia infettiva in uomini o animali. La regola vale assolutamente anche per campioni, umani o animali, che contengano uno di questi agenti infettivi, nonché quelli provenienti da pazienti con malattia grave da causa sconosciuta, che degli esperti sanitari possono definire infettiva.
I contenitori per il trasporto di materiale biologico
Sempre la circolare 3/2003 definisce anche che per il trasporto di prodotti biologici debba essere utilizzato un sistema a triplo involucro. Ogni campione deve essere conservato in tre recipienti diversi, ognuno dei quali si posiziona dentro l’altro, e tutti con determinate caratteristiche.
Il recipiente primario contiene il campione o la sostanza infetta. Possono essere provette, tubi, ampolle, particolari sacche per il trasporto di sangue, liquidi e organi. Fondamentale però è che il recipiente primario sia realizzato in materiale impermeabile, a tenuta stagna e che abbia una chiusura ermetica. Inoltre, dev’essere correttamente etichettato, riportando informazioni sul contenuto, e deve essere avvolto in materiale assorbente non particolato, come carta bibula o cotone idrofilo, capace di assorbire tutto il materiale che eventualmente possa fuoriuscire dal recipiente.
Tutto questo poi va inserito in un recipiente secondario, anch’esso impermeabile, resistente e a tenuta stagna, adatto per dimensioni a proteggere e contenere il recipiente primario. In caso di più recipienti primari, questi devono essere collocati in maniera adeguata e singolarmente avvolti in un materiale assorbente, che possa garantire la stabilità all’interno del recipiente secondario. Esternamente il recipiente secondario deve riportare le schede con tutti i dati identificativi dei campioni contenuti, nonché le informazioni sul mittente e sul destinatario del campione.
Infine, per i trasporti esterni o le spedizioni, è necessario l’utilizzo di un recipiente esterno o terziario, quello con cui fisicamente gli addetti al trasporto del materiale biologico vengono a contatto.All’interno si possono collocare uno o più recipienti secondari. Il suo scopo è proteggere gli altri recipienti da fattori esterni, come acqua o altri agenti fisici, urti e intemperie. Può essere di plastica rigida, legno o altri materiali particolarmente resistenti. Se il contenuto del recipiente primario supera i 50 ml, tra il recipiente secondario e quello esterno è necessario inserire un’ulteriore quantità di materiale assorbente.
Securlab, da molti anni leader in Italia nella fornitura di prodotti medicali, propone un assortimento completo di prodotti per il trasporto di campioni biologici, con la giusta soluzione per ogni fase del trasporto.
Si va quindi dai sacchetti antimanomissione ai sacchetti per trasporto campioni, in materiali che isolano i recipienti primari da qualsiasi agente esterno, e che dispongono anche di appositi spazi per contenere la documentazione necessaria.
È disponibile anche una vasta scelta di portaprovette e spugne assorbenti, per contenere anche più provette e contenitori in modo diviso e sicuro. I portaprovette in spugna in particolare garantiscono un rapido assorbimento della sostanza se questa dovesse uscire dal contenitore primario.
Per il trasporto verso altre strutture, sono disponibili poi molti modelli di borse, facilmente trasportabili, sia specifiche per il trasporto di emocomponenti, sia isotermiche per trasporto campioni, di dimensioni molto differenti tra di loro, oltre che borse per prelievo domiciliare, con spazi idonei anche per trasportare oltre che i campioni anche il materiale necessario ad effettuare i prelievi.
Per trasporti molto particolari, che richiedono anche una temperatura idonea, sono disponibili diversi elementi refrigeranti, da inserire nei contenitori, e veri e propri frigoriferi portatili per il trasporto di campioni biologici con determinate caratteristiche, come ad esempio i vaccini. Infine, esistono particolari dispositivi elettronici come i Data Logger, che permettono all’operatore di avere sempre un quadro chiaro della temperatura e dell’umidità all’interno dei contenitori di trasporto.
I trasporti di materiale biologico necessitano di prodotti di qualità
Abbiamo visto come il trasporto di campioni biologici segua una precisa regolamentazione e come vengono classificati questi trasporti, a seconda del materiale da spostare.
Una parte determinante della questione è rappresentata dalla qualità dei materiali che si utilizzano, per ogni livello e ogni passaggio del processo.
Securlab propone moltissimi prodotti di grande qualità, affinché tutte le fasi del trasporto possano essere effettuate in totale sicurezza.